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CHRISTIAN CON L’ACCA

Christian

Sono Imperato Christian (Christian con l’acca). Nasco a Napoli il 7/3/1974 e cresco a Nola, per essere precisi. Ho spesso ricordi di quando da piccolo, con i miei amici. Ci nascondevamo dietro un muretto tirando delle pietre contro la macchina dei carabinieri. Giocavamo a pallone e facevamo escursioni sulle montagne. Era un sogno scalare le montagne. Un giorno abbiamo comprato l’attrezzatura (moschettoni, imbracature, corde…) ma i nostri genitori ci hanno scoperto e hanno sequestrato tutto.

Nella mia famiglia, mi sono sempre sentito protetto e pensavo solo a divertirmi e sognare. Allo stesso tempo desideravo di essere grande per diventare autonomo.
Tuttavia, quando cresci invece vorresti tornare un bambino senza responsabilità, senza dispiaceri e col desiderio di vivere in modo felice come da adolescenti.

Da adolescenti alcuni hanno comprato il motorino, ma non tutti potevano permetterselo e così la comitiva si è divisa. Io ad esempio non ero motorizzato, mi sentivo estraneo al gruppo, e questa distanza aumentò quando iniziai a frequentare la mia prima ragazza.

Nella mia maturazione un’esperienza significativa è stata il servizio di leva tra i paracadutisti della Folgore a Pisa, dove ho imparato la disciplina e la devozione per la patria.
Poi il passaggio da Nola a Bologna è stato fantastico perché ho conosciuto mia moglie a Monterenzio. Abbiamo condiviso 12 anni bellissimi. Per un mio errore mi ha lasciato. E ora mi trovo qui all’Opera di Padre Marella ancora innamorato di lei, rassegnato al fatto che lei non voglia più tornare con me. Sono orgoglioso di aver avuto un figlio da lei e di cui sono molto fiero.

C’è una frase che ricordo dall’infanzia che mia madre mi ripeteva quando ero bambino: «non lamentarti perché un giorno sarai padre e il ruolo del padre è il più difficile, perché non sai mai ciò che è giusto o sbagliato per tuo figlio».

(a cura di Fabio Tolomelli, supervisione di Francesco D’Errico)